lunedì 28 febbraio 2011

Delle clips e di altri espedienti

Otto ore e mezzo regalate a una fila di scrivanie: di fronte a me il protocollo e l’ufficio appalti alle mie spalle. Nel chiacchiericcio generale e i bip bip dei messaggini ho trascorso la mia giornata.

Per darmi un obiettivo ho stampato in Verdana, corpo 22, le etichette dei faldoni, poi ho ripiegato con cura 46 cartelline Ercole, quelle di nylon con i buchi laterali recuperate dal trasloco. Non soddisfatta, ho staccato dalla calamita tutte le clips e le ho divise per dimensione, tre formati, avendo cura di buttare via quelle affette da ruggine.  Dopo ho eliminato anche quelle ossidate e, per mantenere alti gli standard lavorativi, ho lucidato le clips superstiti.

Anche lo strofinaccio mi è venuto in aiuto, così in competizione con l’addetto alle pulizie, ho spolverato un armadio vinto dopo una lunga discussione e la consueta minaccia di una causa di lavoro.  È un po’ lontano dalla mia scrivania, ma posso accontentarmi.

Per finire ho riletto e catalogato le e mail da gennaio 2005 a febbraio 2006 e le ho archiviate in cartelle dedicate, scoprendo un’intensa corrispondenza con giornalisti e istituzioni.

Di tanto in tanto alzavo la testa alla ricerca dell'orologio a muro del mio vecchio ufficio, ma nel grande salone non c'è spazio per simili orpelli.

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