giovedì 12 giugno 2014

Tasi, Tari, Imu, manco gli alieni

Se fossi rapita dagli alieni e interrogata con metodi da Stasi per rivelare il sistema di tassazione nel mio paese, forse morirei sotto le mani multiple degli aguzzini extraterrestri - perché si sa che i marziani, oltre che bruttarelli, sono dotati di arti supplementari per menare meglio - senza tuttavia riuscire a rivelare il complesso sistema fiscale italiano.

E come glielo dico al polipo meccanico che non l'ho capito neanche io cosa e, soprattutto, quando devo pagare?

Ci ho provato, ma l'ominide multiaccessiorato mi ha risposto con una scarica elettrica sulla coscia sinistra, di certo casuale, da farmi maledire Berlusconi che ha cancellato l'Ici, Letta che l'ha riesumata come Imu, Renzi che la disaggregata in Tasi, Tari, Imu e Ienq (imposta temporanea non quantificabile).

Lui non ci vuole proprio credere a quello che gli dico e pensa che stia coprendo qualcuno. Dice che ha visitato pianeti più arretrati di noi, che non usano internet, non credono in Dio, non conoscono il sistema metrico decimale, ma godono di un meccanismo equo. Mi ha fatto pure l'esempio. In uno di questi astri se un essere vivente, anche di diversa forma, vive in una grotta, riceve una pietra con tutti i suoi dati, la piazza davanti all'ingresso e ogni fine anno, che lì dura 26 mesi,  porta la pietra al centro del pianeta e se la fa aggiornare. Se sopravvive paga qualcosetta, non ho capito bene in che modo, se invece muore, i suoi eredi ricevono un indennizzo. E le cose vanno avanti così da circa mezzo milione di anni, circa un milione e duentomila anni terrestri. Sembra un meccanismo crudele, ma almeno c'è qualche certezza.

Ecco, lo credo che allora quando gli ho spiegato che io pago la Tari entro il 30 giguno, la Tasi entro il 16 giugno, ma perché vivo a Torino, in altre città non lo so, che l'Imu è un anticipo e non so bene quando pagherò il saldo e con quale coefficiente e che lo scorso anno era diverso, mi ha mollato due multiceffoni che ancora mi duole la faccia.

Ho provato anche a corromperlo. Apriti cielo! Mi ha detto che se lo aspettava, che nella galassia siamo famosi per la corruzione. Mi sono un po' risentita e ho negato con forza. Altri due multiceffoni.

Allora gli ho proposto un concordato. Mi ha risposto che non conosceva il termine. Glielo spiegato, ho ricevuto un due di picche, da loro non esiste.

Disperata, anche se un po' avanti con gli anni e ributtante nell'aspetto, mi sono offerta per qualche prestazione sessuale della quale in passato nessuno si è mai lamentato. Ma stiamo parlando di umani. Lui ha opposto un rifiuto sdegnato. Ci sono rimasta male e lui si è giustificato dicendo che anche questo da loro non succede. L'ho perdonato. Ma ero ancora nella merda. 

Anche questo da loro non esiste, mi ha spiegato che convogliano tutti i rifiuti in una macchina che li trasforma in energia. Anche da noi, ma non riusciamo a finire un impianto che mi arrestano il CdA al completo lasciando l'ecomostro all'incuria.  

Allora, priva di munizioni e oramai rassegnata, mi metto a piangere. L'ominide, dopo il primo attimo di sorpresa, anche questo da loro non succede, si rallegra per la disponibilità di idrogeno e ossigeno ben amalgamato e conserva in un'ampolla le mie lacrime. Puntualizzo piccata che ci sono anche degli aminoacidi, si rallegra ulteriormente e le manda in laboratorio per farle analizzare.

Questo colpo di coda mi salva la vita, ma mica è convinto. E prima che inizi a torturarmi di nuovo, come da italico costume scarico la responsabilità sugli altri. Si aspettava anche questo e mi molla altri due multiceffoni. Bah! Forse mi piace.

martedì 10 giugno 2014

Il ministro e la riforma

Mi è venuta così, leggendo diversi pezzi sui quotidiani di questa mattina. Il ministro della funzione pubblica, Marianna Madia, ha convocato i sindacati per giovedì prossimo,  prima del consiglio dei ministri, un Cdm di fuoco perché si discuterà di riforma del pubblico impiego. E dentro c'è tutto: dalle pensioni alla mobilità, per tacere dell'adeguamento di stipendio al palo dal 2009.

Ecco, anche ad un occhio distratto non sfugge la contraddizione. Meno di 24 ore per arrivare in consiglio con un testo da presentare all'esecutivo. Ma non è che 'sta riforma è una bufala o, più semplicemente, il testo è blindato e non se ne  vuole discutere con i sindacati?

Perché io non me lo vedo proprio lo staff della Madia prendere appunti mentre la triplice muove obiezioni, propone varianti, negozia accordi, per arrivare a un documento "condiviso" - oramai è tutto condiviso, presto anche  l'attività della ritirata -  per poi riscriverlo e rivederlo in un battibaleno e farlo  leggere, accettare e sottoscrivere. Ok per le nuove tecnologie, ma qui stiamo abbiamo bisogno di  Nembo Kid, un uomo capace di fermare il proprio battito cardiaco senza un plissé e perciò anche di mettere mano alla riforma nelle poche  ore che separano l'incontro dalla convocazione.
E non stiamo parlando mica di poche paginette, tipo compito in classe di terza elementare dall'evocativo titolo "Come ha trascorso la domenica", me li ricordo con l'angoscia nel cuore a dover descrivere la radio sintonizzata sul campionato di calci e il gelato nel tardo pomeriggio.
A dirla tutta dalle prime strombazzate abbiamo già emendato la miniriforma delle pensioni (sig!) e  l'adeguamento contrattuale, lasciando sul tavolo solo la mobilità dei dipendenti, volontaria e/o indotta, perciò forse il ministro ha fatto bene.
Basterà un quarto d'ora per parlare imporre questa novità, per altro già possibile. Ma tant'è.