Alla fine il cerino è rimasto in mano
a Giuseppe Procaccini, capo di gabinetto del ministero dell'interno che ha fatto tutto da
solo. Ha parlato con l'ambasciatore kazako, ha organizzato il ratto
di Alma
Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Ablyazov,
a Casal
Palocco con l'aiuto 40 uomini
incappucciati che l'hanno prelevata e spedita in Kazakistan su un jet
privato. Poi, tranquillo come un esecutore amministrativo di quarto
livello, se ne è tornato a casa dimenticandosi di dirlo al ministro.
E neanche il giorno dopo gli è passato
per testa di fagli una telefonata del tipo: “Ah!, Angelino sai
quella storia della moglie del dissidente? È tutto a posto,
l'abbiamo spedita in Kazakistan”
Ha fatto tutto di sua iniziativa, questo funzionario
di carriera prefettizia da 400mila euro all'anno. E ora si è pure dimesso. Non è che vuole falsare le statistiche sui disoccupati disoccupati. No, eh....
Allora fatemi capire.
Un ministro della
Repubblica italiana, un certo Angelino Alfano ministro dell'Interno,
quell'organo che dovrebbe proteggere questo paese dal crimine organizzato,
che persegue trame mafiose e terroristiche, che ci protegge pure
dagli attacchi degli alieni, non ne sapeva niente.
Niente, né lui ne altri membri di
questo governo. E lo dichiara pure in Parlamento. Ma benedetto
ministro non hai letto regolamento
che dice "Il Capo di Gabinetto (omissis) assicura il raccordo fra il Ministro e l'Amministrazione"
Evidentemente no. Perciò il ministro anziché
vergognarsi fa spallucce.
Allora delle due l'una, o qui ciascuno
fa quello che vuole senza coordinamento o Alfano sapeva tutto e
adesso fa il pesce nel barile, ma ha già promesso un prestigioso
incarico all'ex capo di gabinetto.
Attendiamo fiduciosi.