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martedì 15 dicembre 2015

Natale 2015: regali a meno di un euro

Vabbè mi costituisco: quest'anno son stata latitante e non ho vergato le pagine di questo blog impegnata com'ero su altri fronti. Così vi risparmierò la consueta filippica contro il consumismo del Natale.

E visto che è di moda riciclare io riciclo il post dello scorso anno, tanto la crisi economica permane e non si vede segno di miglioramento all'orizzonte.  Quindi anziché tuonare contro l'accidiosa processione verso i negozi del centro, indirizzerò  la compulsione all'acquisto verso regali utili, utilissimi e supereconomici doni. Rigorosamente sotto i dieci euro,  o quasi.

Tanto la delusione è comunque garantita, quindi meglio salvare il portafoglio e far passare le feste.

Ecco le regole d'oro per gli acquirenti funamboli dell'ultima ora: 

1) si gioca d'anticipo, anche il 24 dicembre, e si annuncia urbi et orbi che bisogna fare esclusivamente regali etici: i vostri amici intellettuali capiranno subito che tirate a risparmiare e ne saranno contenti perché sono nella vostra stessa situazione, invece con i parenti bisogna essere più didascalici, ma con classe. La formula più appropriata è "Quel conta è il pensiero" oppure "Bisogna pensare  a chi non ha niente e non sprecare". Se citate anche il Papa, che pure qualche dichiarazione in merito se l'è lasciata scappare, il gioco è fatto.  Attenzione a non esagerare, soprattutto se siete dei mangiapreti: una segnalazione ai servizi psichiatrici non ve la toglie nessuno e voi correte il serio rischio di trascorrere il Natale nel repartino psichiatrico 

2) fissate un budget, non più di 100 euro per tutto il parentame. Vi sembrano pochi? Mal fidati! Continuate a leggere.

3) munitevi di banconote di piccolo taglio, 10 euro al massimo, e monete da uno, due euro, non disdegnando quelle da 50 e 10 centesimi. Non potete immaginare di quali sconti è capace un bottegaio pur di fare cassa. Voi certo dovete usare la vostra faccia da c..., quella delle grandi occasioni, e tirare al ribasso.

4) munitevi di una lista di tutti quelli a cui dovete fare per forza un regalo. Ora scegliete tre persone per le quali basterà una telefonata, rammaricandosi per l'impossibilità di incontrarle. Se si trasformano in stalker, resistete fino al nuovo anno e sfruttate i saldi: salverete faccia e portafoglio. 

5) saccheggiate la buca delle lettere del vicino a caccia di volantini del supermercato, quegli stessi che voi avete sdegnosamente gettato nel cassonetto della carta e che ora vi tornerebbero molto utili. La protervia non sempre paga. Cerchiate tutte le offerte speciali sotto i 15 euro, anche quei prodotti di cui non conoscevate l'esistenza, a qualcuno piaceranno ed è arrivato il momento di smascherare i vostri amici. Segnate in rosso i tre per due.

6) comprate senza vergogna, zucchero, biscotti, detersivo liquido in flaconi da cinque litri, lisciva in sacchi, legumi di ogni tipo in confezione famiglia. Ecco a cosa vi servivano i volantini del supermercato vicino casa.  Esagerate. Poi distribuite tutto in sacchetti di carta marrone, quelli del verduriere sono perfetti e lo stropicciato che fa tanto ecologico, e infiocchettate con  fettuccia e passamaneria scucite dalla giacca finto tirolese anni '80 quella che non avete avuto il coraggio di buttare, prevedendo che un giorno vi sarebbe servita. Ecco, oggi vi serve.

7) naturalmente se vi avanza qualcosa di non deperibile potete consumarlo durante l'anno o riciclarlo per il prossimo Natale, tanto la crisi continua di sicuro, al contrario di quel che dice Renzi. Mi raccomando: questo genere di dono va illustrato con una tiritera sull'ecosostenibilità e sul recupero delle italiche tradizioni che persino la nonna che ha fatto la guerra rimarrà folgorata da tanta parsimonia, per non parlare dell'amica ricca che si gongolerà al pensiero di aver speso meno di voi. Si sa, i rapporti umani sono segnati da una sana competizione.

8) procuratevi la mappa dei negozi cinesi vicino casa, non avete idea di quanti esercizi commerciali con gli occhi a mandorla ci sono in Italia. E se ne aprono sempre di nuovi, un motivo ci sarà.  Non fate i difficili. I negozi cinesi sono come le prostitute, nessuno ci va, ma loro guadagnano un sacco di soldi. Scoprirete nuove forme di acquisto compulsivo. Lasciatevi orientare nella scelta dagli oggetti a meno di un euro, uscirete con la borsa piena di cose inutili. Tranquillizzatevi, ne riceverete più del doppio.

9) Se tutto questo non vi basta, cercate in casa, ci sarà di certo qualcosa di cui volete liberarvi e che qualcuno potrebbe apprezzare: che so, le candele profumate che non avete mai avuto il coraggio di accendere, la scatola di latta dei biscotti al burro da riempire di potpurri. Aguzzate l'ingegno e la fantasia. Potete eliminare dalla lista la zia e forse anche la collega di lavoro.

10) infine non cedete alle blandizie delle feste e mantenete i propositi e buon Natale!

mercoledì 15 gennaio 2014

Voglio un avatar


Non è che sia scomparsa. No. Ma l'anno nuovo è stato inaugurato da una inverosimile sequenza di contrattempi. 
Ora io lo voglio dire con chiarezza: a Capodanno mica avevo fatto propositi improbabili, di quelli che a realizzarli ci va l'intervento divino senza intercessioni, tipo farmi allungare il femore a guisa della Ferilli. No, e neanche farmi diventare direttore del "The Times", che pure di un piccolo restyling avrebbe pure bisogno. No. E neanche mi è passata per la testa l'idea di un aumento di stipendio, con 'sti chiari di luna! Diciamo che il proposito è di tipo protezionistico-conservativo: voglio fare le stesse cose della scorso anno. Bon!  

Ma si sa, la modestia è una virtù premiata solo nei romanzi di fine Ottocento e forse qualcosa all'inizio del XX secolo, poi più niente. O chiedi la luna, o sei un cretino e perciò ti becchi sfighe, avversità e malasorte. 

Ed eccole qui in ordine di apparizione: 

venerdì 3 gennaio 2014  -  batteria dell'automobile inutilizzabile dopo soli quatto giorni di fermo con temperature da riviera: sostituita per la modica cifra di 90 euro; 

domenica 5 gennaio 2014  -  provata dalla spesa imprevista, si procede con il risparmio forzoso per riequilibrare il bilancio:  week end di faccende domestiche per non sperperare nei saldi i 10 euro di resto dati dall'elettrauto.  La lavanderia a vapore, forse per l'eccessiva sollecitazione, va in tilt, trasformandomi in un chimico tintore, così in men che non si dica cinque chili di biancheria in spugna, cotone e - lo ammetto - anche un po' di acrilico, assumono una colorazione rosa Honeysuckle Pantone 18-2120, colore dell'anno 2011,  e non del 2014. Mi sento fuori moda. A nulla valgono tre scatole di Remedia, e perciò procedo con il vecchio e caro ipoclorito di sodio, meglio conosciuto come candeggina. E tutto torna di uno splendido bianco,senza tener conto del colore di partenza. 


giovedì 9 gennaio 2014 - l'indice Mib segna un meno 3 per cento, Milano è la peggiore di  tutta Europa e i miei titoli non fanno eccezione, vedo sfumare il prossimo viaggio e maledico Wall Street e gli anni '80 e la fase Orso, mi immagino su una panchina ai giardini pubblici sotto la canicola di agosto;

lunedì 13 gennaio 2014 - poiché non è vero che l'esperienza è maestra di vita, reitero la domenica della casalinga e punto la mia attenzione sui mobili della cucina, perciò disciolto il sapone di marsiglia in acqua a temperatura superiore al punto ebullioscopico, indossati i guanti di gomma, impugnati panni magici, fatati o semplicemente imbibiti di soluzione, ho strofinato intensamente le ante, generando una schiuma soffice ma consistente e di difficile asportazione, cosi mi sono fermata a due lasciando il resto alle settimana successiva. In compenso mi sono guadagnata un mal di schiena che mi ha reso invalida per 36 ore consecutive costringendomi a letto.

E del lavoro non voglio parlare. Allora io mi sono creata un avatar: eccolo. Cassandra