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giovedì 6 novembre 2014

Madia: perché deve ringraziare Alfonso Signorini

Non sarà stata certo una prova di alto giornalismo, lo devo riconoscere, ma tu, cara  ministra Madia, Alfonso Signorini lo devi proprio ringraziare! Sì, sì. Gli devi dire un grazie grande quanto una nave da crociera della Costa e anche di più.

Con quattro foto su "Chi", settimanale più letto di "Cinquanta sfumature di grigio" e della Settimana enigmistica messe insieme, e due euro di gelato ti è stata regalata una notorietà che a palazzo Vidoni ti sognavi.  Lì, al massimo ti beccavi le maledizioni dei dipendenti pubblici, che in Italia, nonostante il blocco del turn over, sono ancora tanti. Ma vuoi mettere la popolarità che ti sei guadagnata tra il popolo delle sciampiste  e le loro clienti? Sei diventata un mito. E che dire dei rimandi sul web? Insomma, sono bastati  uno spaccatello di vita familiare, un cono gelato gustato in pompa magna, il teleobiettivo del fratello piccolo di Corona e sei diventata la regina dei rotocalchi. Che colpo, signor ministro, e che riscossa.

Adesso nessuno potrà più guardarti con sufficienza per quella tua aria da madonnina preraffaelita e il tuo incedere etereo che facevano dire a tutto il parlamento: "Ma quanto è carina questa signora!" mentre sbirciavano il lato B della Boschi, la quale starà schiattando d'invidia per aver perso la ribalta per un giorno.

Perché tu, cara Madia, sei l'incarnazione di tutte le preppy girls:  ballerine di camoscio, tailleur bleu d'ordinanza e volontà d'acciaio. E  chi non ce l'avuta per amica!  Tutte acqua e sapone, libro sotto braccio, alle feste stavano in un angolo e abbassavano i verecondiosi occhi di fronte allo sguardo maschile, ma si fidanzavano con il bello del liceo e lo portavano all'altare senza che lui si opponesse alcuna resistenza, mentre le altre rimanevano con un palmo di naso, perché, nella migliore delle ipotesi, si erano fatte mettere incinta dall'addetto alla vigilanza mentre erano in stato di ebbrezza.  Sei la Charlotte di "Sex and the city" del governo italiano, mentre la Boschi, con tutte le sue mise, è  Samantha, sempre golosa.

Sei una donna vera, trasgressiva più della Pascale, che per una pagina su Gente deve sguinzagliare una squadra di addetti stampa e sopportare tutti i giorni un vecchio incartapecorito con i capelli tinti di nero.

E che dire della tua linea? Anche su questo ci hai dato uno schiaffo. Con "Chi" ci hai dimostrato che possiedi il metabolismo di una ipertiroidea e anche se vai giù di fior di latte e mascarpone  rimani una  libellula alla faccia della Boschi che appena assaggia una caramella alla menta inchiattisce  di quattro chili sul punto vita costringendola a indossare quelle orrende bluse a campana che fanno sembrare la mamma dei Gracchi.

Perciò cara Madia, indignati pure per l'articolo sessista, invoca un giornalismo corretto, ringrazia sui social tutti quelli che ti hanno mostrato solidarietà, ma da vera signora ignora pubblicamente il direttore di Chi e in cuor tuo ringrazialo alla grande.

P.S. Ma tuo marito mentre mangiavi il gelato ha fatto un po' lo sporcaccione?