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mercoledì 15 gennaio 2014

Voglio un avatar


Non è che sia scomparsa. No. Ma l'anno nuovo è stato inaugurato da una inverosimile sequenza di contrattempi. 
Ora io lo voglio dire con chiarezza: a Capodanno mica avevo fatto propositi improbabili, di quelli che a realizzarli ci va l'intervento divino senza intercessioni, tipo farmi allungare il femore a guisa della Ferilli. No, e neanche farmi diventare direttore del "The Times", che pure di un piccolo restyling avrebbe pure bisogno. No. E neanche mi è passata per la testa l'idea di un aumento di stipendio, con 'sti chiari di luna! Diciamo che il proposito è di tipo protezionistico-conservativo: voglio fare le stesse cose della scorso anno. Bon!  

Ma si sa, la modestia è una virtù premiata solo nei romanzi di fine Ottocento e forse qualcosa all'inizio del XX secolo, poi più niente. O chiedi la luna, o sei un cretino e perciò ti becchi sfighe, avversità e malasorte. 

Ed eccole qui in ordine di apparizione: 

venerdì 3 gennaio 2014  -  batteria dell'automobile inutilizzabile dopo soli quatto giorni di fermo con temperature da riviera: sostituita per la modica cifra di 90 euro; 

domenica 5 gennaio 2014  -  provata dalla spesa imprevista, si procede con il risparmio forzoso per riequilibrare il bilancio:  week end di faccende domestiche per non sperperare nei saldi i 10 euro di resto dati dall'elettrauto.  La lavanderia a vapore, forse per l'eccessiva sollecitazione, va in tilt, trasformandomi in un chimico tintore, così in men che non si dica cinque chili di biancheria in spugna, cotone e - lo ammetto - anche un po' di acrilico, assumono una colorazione rosa Honeysuckle Pantone 18-2120, colore dell'anno 2011,  e non del 2014. Mi sento fuori moda. A nulla valgono tre scatole di Remedia, e perciò procedo con il vecchio e caro ipoclorito di sodio, meglio conosciuto come candeggina. E tutto torna di uno splendido bianco,senza tener conto del colore di partenza. 


giovedì 9 gennaio 2014 - l'indice Mib segna un meno 3 per cento, Milano è la peggiore di  tutta Europa e i miei titoli non fanno eccezione, vedo sfumare il prossimo viaggio e maledico Wall Street e gli anni '80 e la fase Orso, mi immagino su una panchina ai giardini pubblici sotto la canicola di agosto;

lunedì 13 gennaio 2014 - poiché non è vero che l'esperienza è maestra di vita, reitero la domenica della casalinga e punto la mia attenzione sui mobili della cucina, perciò disciolto il sapone di marsiglia in acqua a temperatura superiore al punto ebullioscopico, indossati i guanti di gomma, impugnati panni magici, fatati o semplicemente imbibiti di soluzione, ho strofinato intensamente le ante, generando una schiuma soffice ma consistente e di difficile asportazione, cosi mi sono fermata a due lasciando il resto alle settimana successiva. In compenso mi sono guadagnata un mal di schiena che mi ha reso invalida per 36 ore consecutive costringendomi a letto.

E del lavoro non voglio parlare. Allora io mi sono creata un avatar: eccolo. Cassandra