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martedì 29 maggio 2012

Se la terra trema senza ordine del direttore

Non è che siamo abituati a tutte queste scosse di terremoto, perciò quando la terra trema, anche un cuor di leone diventa un coniglietto e, colto da pavidi suggerimenti, corre fuori.
Così questa mattina,  appena entrata in ufficio, dall'alto del mio grattacielo, ho sentito l'oscillazione terrestre e su indicazione del responsabile dell'emergenza, in maniera scomposta noi tutti abbiamo lasciato il palazzo.

Dopo una breve sosta nella piazzetta antistante l'edificio, in attesa che qualche pezzo di cemento armato ci cadesse in testa, evento che non si è verificato, siamo rientrati alle nostre scrivanie.

Ma le procedure in caso di sisma dicono cose ben diverse, che si può uscire solo su ordine del dirigente, che questa mattina, come tutti i giorni, alle nove non si era ancora presentato, interrompendo  l'oleata catena del comando e assegnado ad un umile impiegato  la salvezza del personale.

E dopo le tragiche notizie dell'Emilia, ecco l'email del responsabile della sicurezza dei lavoratori che avverte che "solo al  termine dell’evento si attiva, se necessario, la procedura di evacuazione della sede e nel caso odierno  non è stato dato alcun ordine di evacuazione"

Così il direttore del personale, lo stesso che è sempre l'ultimo a sapere le cose, va in giro per uffici minacciando ritorsioni contro chi è uscito senza autorizzazione.

domenica 20 maggio 2012

Terremoto a Torino e l'insonnia

La terra trema alle 4,07 del mattino. Fuori è ancora buio, io invece sono già in piedi causa un attacco di insonnia.

Sono seduta e mi sto gustando caffelatte quando sento tremare la sedia. Ora come mai una persona normale alle quattro di domenica mattina, anziché dormire il sonno dei giusti tra due guanciali, sia di fronte alla colazione, lo spiegherò in un altro post, quando sarò pronta, ma tant'è.

Non che abbia avuto paura, solo quell'effetto sorpresa che sempre ti coglie quando senti la sedia tremare, temi un effetto "morgana", poi vedi tende e lampadario, l'unico non sostituito da applique e tende oscillare e pensi:
"Acc.. allora non sono pazza".

Comunque. Al momento non so quale sia stato l'epicentro, ma speriamo che non abbia fatto danni in altre zone.

venerdì 27 gennaio 2012

Terremoto a Torino: la terra trema. E io pure.

Stavolta ho avuto proprio paura.  Ero a casa seduta alla mia scrivania a ripassare un po' d'inglese e la sedia ha iniziato a muoversi. Ho alzato gli occhi e persino le foglie della Schefflera, una pianta di quasi due metri che vive nel mio appartemento, muoveva le foglie variegate a garantirmi che sì, senza ombra di dubbio, c'era il terremoto. Che all'ultimo piano oscilli che è una bellezza.

E' una settimana che Torino trema. In ufficio è addirittura peggio;  perchè all'ottavo - piano io sto in alto-  trema tutto. Così l'ultima volta, ligia alle regole aziendali che vogliono un'evacuazione del personale ordinata e organizzata, non quelle fughe scomposte e urlanti che a volte vediamo in tivù, alla terza scossa, senza alcun indirizzo per la fuga, ho chiesto al collega delegato per la sicurezza cosa fare.

Lui prima mi ha guardato un po' sorpreso, poi mi ha chiesto conferma dell'incarico e di fronte all'elenco degli addetti sul quale comparava il suo nome, ha dichiarato candidamente:

"Scusa, ma il seminario sul terremoto l'ho saltato, quel giorno non c'ero".

Bene. Rinfrancata da questa resa, rassicurata dalla franchezza, ho preso borsa e sigarette e sono andata a fumare.