mercoledì 17 luglio 2013

Procaccini: Alfano sapeva, anzi no. L'ex capo gabinetto racconta la sua verità. "Alfano sapeva a metà, non ha letto l' e mail"

Intanto la ringraziamo per averci concesso questa intervista, rompendo il Suo naturale riserbo.
Veramente dopo le sparate di Alfano non è che potevo starmene zitto, perciò ho deciso di dire la mia. E anche un blog come il suo, con dieci lettori può fare la sua parte.

Grazie per le attestazioni di stima. Non la deluderemo. Allora il ministro sapeva o no?
Certo che sapeva, me lo ha chiesto lui di occuparmi della questione. Ha chiamato un pomeriggio al telefono dicendomi testualmente “Peppe, aiutami, che Berlusconi se no mi manda a piantare gli alberi che aveva promesso agli italiani nella penultima campagna elettorale".

Scusi, ma se non esistono!
Appunto, capisce di cosa è capace certa gente. "Quietate Angiulì - l'ho rassicurato -  dimme nu poco, ch'aggia fa’? Ho chiesto. "Parla con l’ambasciatore del Kazakistan per una storia di un dissidente che vogliono indietro, non ho capito bene

"Perché sta in Italia, mica lo sapevo".

"Vedi che sei l’uomo giusto per me. D’altronde se sei capo di gabinetto al Viminale dal 2008 ci sarà un motivo, Ricevi ‘sto Cristo, senti che vuole e facciamola finita. Toglimelo dai c…. Hai carta bianca, mi fido di te".

E Lei lo ha ricevuto?
Non io direttamente, ho chiamato Valeri, il capo dipartimento di pubblica sicurezza, e gli ho detto di occuparsene e di tenermi aggiornato sugli sviluppi.

Vediamo se ho capito bene la catena di comando: il presidente del Kazakistan si lamenta con Berlusconi per l’ospitalità che l’Italia offre al dissidente Mukhtar Ablyazov, Berlusconi chiama Alfano perché gli tolga le castagne dal fuoco, Alfano incarica Lei per risolvere la faccenda e Lei gira la questione a Valeri che manda le truppe d’assalto a Casal Palocco per prelevare una donna e una bambina e rispedire tutti al mittente. E non Le dice neanche “missione compiuta”?
Certo che Valeri mi ha avvisato e io l’ho riferito ad Alfano

Lui dice no
Non se lo ricorda, gli ho telefonato il giorno dopo per tranquillizzarlo, ma lui non c’era con la testa, Berlusconi era ancora incazzato per risultati delle amministrative, voleva fare a pezzi Alemanno, si figuri se stava ad ascoltarmi.

L’ha ascoltata così poco che ha nominato capo della polizia Carlo Pansa proprio il giorno dopo.
Che fa mette il dito nella piaga. Mi sono fatto in quattro per togliergli questa spina dal fianco e lui come mi ripaga?

Certe persone non conoscono gratitudine. E poi cosa è successo?
Visto che Alfano era sempre sbrigativo al telefono, gli ho mandato una e mail tanto per tranquillizzarlo.

Perciò lui sapeva.
No. Lo sa che mi ha risposto? Che non poteva leggere la posta elettronica, perché al Viminale usano Outlook....

Ah quel programma che quando leggi una e mail te la scarica sul disco rigido e la puoi recuperare solo da pc? Comodo per un ente pubblico...
Ha i suoi vantaggi, mi creda.

Non ho dubbi. E quindi?
E quindi la segreteria aveva scaricato la posta elettronica sul pc dell'ufficio così lui non poteva leggere le e mail da casa

E un sms...
Che dice! Alfano ha usa ancora uno StarTac che per telefonare deve tirar fuori l’antenna? Altro che sms.

Le rimanevano solo i pizzini?
!?????

Quindi Alfano non sapeva e perciò è ha detto la verità ieri in parlamento?
Certo. Mi riconosco nella sua veritiera ricostruzione.
In sintesi non sapeva un  emerito cazzo di tutta questa storia come ha dichiarato ieri alle Camere, è coerente con me.

Senta, non è che vi interessa un esperto di comunicazione interna e forse anche esterna?
Perché Lei ne ravvede la necessità?

martedì 16 luglio 2013

Procaccini disoccupato

Alla fine il cerino è rimasto in mano a Giuseppe Procaccini, capo di gabinetto del ministero dell'interno che ha fatto tutto da solo. Ha parlato con l'ambasciatore kazako, ha organizzato il ratto di Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Ablyazov, a Casal Palocco con l'aiuto 40 uomini incappucciati che l'hanno prelevata e spedita in Kazakistan su un jet privato. Poi, tranquillo come un esecutore amministrativo di quarto livello, se ne è tornato a casa dimenticandosi di dirlo al ministro.

E neanche il giorno dopo gli è passato per testa di fagli una telefonata del tipo: “Ah!, Angelino sai quella storia della moglie del dissidente? È tutto a posto, l'abbiamo spedita in Kazakistan
Ha fatto tutto di sua iniziativa, questo funzionario di carriera prefettizia da 400mila euro all'anno. E ora si è pure dimesso. Non è che vuole falsare le statistiche sui disoccupati disoccupati. No, eh....

Allora fatemi capire. 
Un ministro della Repubblica italiana, un certo Angelino Alfano ministro dell'Interno, quell'organo che dovrebbe proteggere questo paese dal crimine organizzato, che persegue trame mafiose e terroristiche, che ci protegge pure dagli attacchi degli alieni, non ne sapeva niente.

Niente, né lui ne altri membri di questo governo. E lo dichiara pure in Parlamento. Ma benedetto ministro non hai letto regolamento
che dice "Il Capo di Gabinetto (omissis) assicura il raccordo fra il Ministro e l'Amministrazione"

Evidentemente no.  Perciò il ministro anziché vergognarsi fa spallucce.

Allora delle due l'una, o qui ciascuno fa quello che vuole senza coordinamento o Alfano sapeva tutto e adesso fa il pesce nel barile, ma ha già promesso un prestigioso incarico all'ex capo di gabinetto.

Attendiamo fiduciosi.


lunedì 15 luglio 2013

Ehi dico a te, attempato maratoneta calzato di lilla




Ehi dico a te, attempato maratoneta calzato di lilla che corri accanto al tuo cane lupo un lunedì mattina, nell’ora lucana in cui gli ominidi vanno a lavorare. E lo fai con la sicumera che solo la certezza dell’incasso mensile della pensione ti può dare, mentre io in sella alla mia bici corro sul nastro della ciclabile per affrontare il fuoco incrociato di incombenze.

Non ti sei accorto, benedetto fruitore dell’Inps o di altra cassa, che la tua bestiola di taglia media si è fermata per produrre fecaloidi di pari misura sulla ciclabile di corso Duca degli Abruzzi, dal nome dell’indomito esploratore dell’orbe terracqueo che apprezzerebbe la spontaneità del gesto se solo fosse in vita, ma evidentemente non è per lui che siamo qui?

E non hai notato che tutto questo avveniva in un percorso dedicato alle bici e ad altri simili velocipedi, mentre per piedi e zampe alla tua destra c’è  un marciapiede, nome dall’imperscrutabile etimo dedicato a chi va a piedi, altrettanto bello, ma molto, molto più largo, con tanti spazi tra le automobili dove il tuo cane può cagare senza farmi rompere l’osso del collo per evitarlo?

Ecco. Per favore, pensaci la prossima volta, invece che molestarmi con le tue ipocrite scuse e tentativi di attaccar bottone. Io vado a lavorare e, grazie alla Fornero, lo dovrò fare andare ancora per 18 anni.

Capisci perché questa mattina ho estratto i canini al tuo animale e me li sono messi in bocca?

venerdì 12 luglio 2013

Io non lo so, ma lo hai chiesto a Paperino?

La notizia è di quelle che fanno tremare le vene ai polsi, una leggina da niente che alleggerisce, con un flusso costante, ma silenzioso, il già inconsistente portafoglio degli italiani. 

Incriminatissima per il reato di "aumento preterintenzionale dell'indigenza" ecco a voi l'adeguamento delle marche da bollo, codicillo della legge 71 per il rilancio delle aree industriali di Piombino e non solo.

Ed ecco il regalino di inizio estate: l’aumento delle marche da bollo che passano da 1,81 a 2 euro e da 14,62 a 16,00; un ritocchino di pochi centesimi e cifra tonda. Un sciocchezza. A conti fatti quasi il 10 per cento, altro che inflazione. 

A farne le spese le categorie più disparate di persone, dagli studenti universitari agli industriali, senza distinzione di censo. Va da sé che il palo più grosso se lo prendono i meno abbienti, sui quali un aumento indiscriminato pensa certo di più.

E io, appresa la notizia, da vera soubrette di questo circo che gli altri chiamano Urp, ho cercato di capire gli effetti dell'innocente  manovra sui nostri utenti e, a parte l'aumento di ufficio di tutte le pratiche in bollo, ho scovato anche una voce sulla bolletta, quella impostina che fino a giugno era di 1,81 e da luglio sarà a 2 euro. 

"Veeeroooo??????"

"Non saprei proprio -  mi risponde la collega della contabilità e ragioneria, sapete quel servizio che si occupa di bilanci aziendali e di pagare le imposte - hai chiesto a Laura?

"Laura??? Scusa Laura è la collega che compra le marche da bollo, non quella che le stampa, come fa a sapere se l'imposta di registro sulle bollette aumenta?" obietto io.

"Ah, certo, è vero - risponde la svagata del servizio imposte - allora forse lo sa Giorgio, sai lui calcola le bollette" mi previene.

"Perdona, ma Giorgio calcola i canoni, non le voci accessorie, come fa a saperlo?" la incalzo.  Meno male che sono al telefono. Mi accorgo che si sta dileguando l'ultimo barlume di pazienza che ho gelosamente preservato per gli anni a venire, quelli da qui alla pensione: circa 18 anni con le leggi attuali.

"Ma chi imposta le bollette lo deve sapere, no? Hai chiesto ad Alessandro?" mi suggerisce la signora Tirimbalzo.

"No, ad Alessandro non l'ho chiesto e neanche a Paperino, sai lui vive in un fumetto che ne sa delle imposte degli umani". E chiudo prima che mi consigli ancora di chiedere direttamente a un utente.

"Lo saprà, riceve la bolletta". 

Preferisco gli utenti 

giovedì 11 luglio 2013

Cassandra c'è




Lo so. Non sono stata molto presente negli ultimi tempi e non posso neanche scaricare la colpa su qualcuno. Si è trattato solo di pigrizia, un po' di mal di schiena e un naturale esaurirsi della spinta iniziale.

L'utente medio non mi dà più soddisfazione. Con le sue querele standardizzate mi ha tolto ogni vena creativa, aggiungi anche che le urpiste sono andate a casa, sostituite da un rutilante servizio di accoglienza degno più di un circo di strada che di un ente pubblico.

Ed ecco spiegato il lungo silenzio. Ma la vocazione mica se la straccia di dosso come le vesti. No cari miei. Per quanto uno assuma una condotta zen di fronte alle stupidaggini della quotidianità, la vigliacca fa copolino e fa le moine per farti tornare alla tastiera.
Naturalmente ho resistito il giusto, ma ora eccomi qui.
e vi racconto questa.

Buon divertimento.