giovedì 27 gennaio 2011

Qui pro quo?

L'utente medio ha un appuntamento con il ragionier  Bianchi. Arriva in portineria e chiede dove andare. L'usciere di turno non ci pensa due volte: gli prepara il pass e lo spedisce all'ottavo piano. 

La segreteria del presidente vede l'utente medio e guarda l'agenda, ma  non trova alcun appuntamento, così lo fa accomodare e chiede lumi. Il presidente dice che, sì, aveva dimenticato di segnare un appuntamento con un tale di cui non ricordava il nome: "Lo faccia passare" ordina spiccio.
L'utente si accomoda su una bella poltrona di pelle e illustra il problema al presidente.

Per il vertice sono cinque minuti di assoluta comunanza con i drammi della popolazione, un incontro "up - down"  di quelli che un altro deve fare ore di anticamera e farsi annunciare almeno da un assessore regionale. Ma l'utente medio e lì e può esprimere tutto il suo malessere.

Il presidente, colpito nel cuore, ma sopprattutto accortosi che non era lui l'ospite atteso, chiama la segretaria e le impone di occuparsi del poveretto: "Cerchi di capire cosa vuole..." Poi lo rassicura: "La lascio in buone mani" e se lo leva dai piedi.
L'utente medio spiega nuovamente la situazione alla collaboratrice e, lettera alla mano, le chiede cosa deve fare.
"Mi informo e la richiamo" - risponde garbata la segretaria - "mi lasci il numero" e lo spedisce fuori dall'ovattato mondo delle poltrone di pelle e dei quadri alle pareti.

Ma in portineria l'uscere non ne vuol sapere di far andar via il povero utente, vuole il pass con una firma. Allora l'utente medio si arrabbia, non solo l'hanno fatto venire lì, ha preso mezza giornata di ferie e non ha concluso niente, ma ora non può neanche tornarsene a casa...

Così si apre l'alterco.

"Lei deve avere il pass con una firma" intima l'uscire.
"Non so proprio dove sia 'sto pass" ribatte l'utente medio.
"Ma dove è andato?" lo interroga inferocito l'addetto alla portineria
"Da uno che mi ha tenuto a parlare e non  ha fatto niente" risponde davvero seccato il povero utente.
E toni si alzano.
Così l'Urp interviene per dirimere la questione.
Ancora parole amare e la lettera di convocazione nuovammente esibita.
!?
Di fronte al documento l'urpista capisce.... aveva un appuntamento con il ragionier Bianchi della gestione utenza, non con il presidente, cavalier Bianchi, e lo accompagna dal funzionario; nel frattempo si fa preparare un pass falso da un collega connivente e libera l'utente medio dalle catene della burocrazia.

Il dopo è un consesso planetario sui seguenti temi: revisione delle procedure di accesso al palazzo, indagine interna sulla sicurezza degli accessi, svalutazione delle performace del personale, recriminazione sui sistema di comunicazione interna. E non è mancata la convocazione d'urgenza delle rappresanze sindacali.

L'utente invece ha la conferma che negli uffici pubblici ti facciano perdere un sacco di tempo.

martedì 25 gennaio 2011

Sburocratizzazione della Pa

Senegalese, lavoro stabile, permesso di soggiorno regolare, italiano stentato: all'Urp chiede il nuovo contratto.
Questo il dialogo tra l'utente e l'urpista:

"Minchia quanto costa 'sto contratto!"

"Porca miseria, sì"


Bisogna sburocratizzare il linguaggio della pubblica amministrazione!

lunedì 24 gennaio 2011

Naturalmente a costo zero

"Ho bisogno di una persona in gamba, veramente in gamba, che risolva il problema dell'affollamento degli utenti nel salone al pubblico".
"...Azz!"
"Solo Lei può aiutarmi".
"Mmmmmmm.... Sento odore di bruciato".
"Sa, stavo pensando a un bel progetto condiviso con gli altri servizi per aiutare gli utenti e non costringerli a venire al salone"
"Ma sono andati via quattro capi ufficio in 7 anni, tutti con straordianrie proposte organizzative, come potrei riuscire io in questa impresa?"
"Non mi dica subito di no, ci pensi e poi mi dia una risposta. Beh! Ovviamente ci sarebbero dei riconoscimenti..."
"Stiamo parlando di quegli astronomici 5 euro al mese che daranno una svolta al mio tenore di vita"
"Naturalmente a costo zero, sa sono tempi duri per le pubbliche amministrazioni"
"???"
"Per noi la sodddisfazione dell'utente è in cima ai nostri obiettivi"
"!!!!"
"Aspetto una Sua proposta. Condivisa, mi raccomando. Adesso vada"
"?!"

martedì 11 gennaio 2011

1000 spendidi lettori

Mamma mia! Siete in 1000, me compresa, ad aver letto questo blog, e tutto questo in soli due mesi e mezzo.
Cosa Vi piaccia non lo so, penso i dialoghi con gli utenti, oppure gli appelli alle amiche sposate. O ancora la mia vita oblativa. In ogni caso grazie e fatemi sapere cosa pensate.
Un abbraccio a tutti.
Cassandra.

Extra moenia

Una sventagliata di richieste ha ferito le urpiste asserragliate dietro degli sportelli. Una è caduta alle 10.12, trafitta dal mal di testa, ed è andata direttamente al pronto soccorso del vicino ospedale lasciando superstiti le due colleghe che si sono ammutinate prima di pranzo.
Il direttore mi sventolato l'ordine di servizio sulla faccia e senza conoscene il contenuto sono scesa all'Urp. Il salone era affollato a tal punto che se fossero passati i vigili del fuoco avrebbero tolto l'agibilità ai locali.

Dopo due ore di servizio avevo già accolto tre richieste di accessso agli atti amministrativi, correggendo in un caso l'interesse legittimo di uno dei richiedenti, distribuito una discreta quantità di moduli sull'abbattimento delle barriere architettoniche, l'installazione di una parabola sul balcone e una valutazione di idoneità abitativa, registrato diverse richieste correzioni sulla bolletta di gennaio e scoraggiato uno studente universitario dal pagare le tasse nel nostro salone. Benedetta Gelmini!

Ancora un'oretta e avrei mollato lo sportello.

Bip I 47  
"Buongiorno"
"Vorrei sapere a quanto devo pagare di prelazione se voglio vendere la casa comprata da un ente"
"Sono già passati dieci anni?"
"Potrebbe essere, è solo un'informazione"
"Bene, la legge dice che il costo della prelazione è pari al 10 per cento del prezzo di acquisto rivalutato secondo l'indice Istat al momento della vendita"
"E cioè, quanto?"
"Non so dirLe esattamente quanto, non avendo alcun documento, si ricorda quanto è costata la casa?"
"Il notaio mi ha detto che l'operazione costa circa 3mila euro"
"Beh! Il notaio Le avrà fatto i conti con l'atto d'acquisto e Le avrà calcolato esattamente la somma da pagare. Io senza documenti non posso indicarLe alcuna cifra, però se vuole..."
"Ma un mio vicino mi ha detto di aver speso 7mila euro"
"Non so quanto abbia speso il Suo vicino, nè perchè abbia pagato quella somma - capisco che l'utente mi sta tendendo un agguato - però può..."
"Ma perchè il mio vicino ha pagato tutti quei soldi, ha la casa come la mia"
"Mi scusi: ma Lei crede al Suo vicino e non al notaio?"
"Mi ha preso per cretina! Certo che credo al notaio."
"E perchè allora lo chiede a me?"
"Perchè è Lei me lo deve dire?"

Voglio strapparle la lingua con le tenaglie, ma mi trattiene il sospetto che le ricresca.
Perciò con un gesto furtivo raccolgo dall'espositore il modulo per la "Richiesta di estinzione del diritto di prelazione" e glielo faccio scivolare sotto il vetro.

"Alleghi fotocopia della carta di identità e dell'atto notarile e presenti la domanda. L'azienda Le risponderà entro 30 giorni dalla data di ricevimento della richiesta con i conteggi al centesimo. Avrà 60 giorni di tempo per perfezionare il pagamento. Buon pomeriggio"