Mi si perdoni l'uso improprio di questo blog per un appello:
la scheda del Censimento Istat 2011 non l'abbiamo spedita noi.
Lo giuro.
Anche perchè trovare qualcuno che abbia voglia di smazzarsi un simile lavoro nel mio ente è impossibile.
Ma è ormai da metà settembre, cioè da quando sono arrivate le prime schede nelle buche delle lettere, che i nostri utenti arrivano per consegnare i fogli già compilati, ma solo i più diligenti, poi quelli che ti chiedono aiuto a scrivere, la stragrande maggioranza, infine i più tracotanti: ti sbattono sul vetro la pagina prestamapata e ti apostrofano:
"Che devo fare con questo?"
"Scrivere negli spazi bianchi circondati di rosso" si risponde educatamente.
Ma le urpiste sono già in burn out, sebbene ancora animate da senso civico che le spinge a lagnarsi del superlavoro di respingimento senza poter fare niente.
E la domanda si ripropone come una mantra:
"Cassandra, possibile che nessuno aiuti questi poveri anziani?"
Prima che si inizi la gratuita rivendicazione sui diritti degli utenti e relativa enumerazione degli errori del nostro ente, cerco una soluzione al problema.
Chiamo L'Istat e chiedo lumi.
Semplice come bere un bicchier d'acqua.
Chi riesce compili e spedisca. Chi no attenda fiducioso il rilevatore, che dopo il 21 ottobre, se non è stato rapito da un serial killer abbacinato da una tale pletora di vittime, si presenterà casa per casa fornirà il supporto necessario all'anziano signore ormai ipovendente o al disabile privo degli arti superiotri e/o ad altre categorie nemiche giurate della penna. Gratis, naturalmente.
Ci contiamo.
Il titolo l'ho preso in prestito dal libro di Paolo Sorrentino. "Hanno tutti ragione" è una straordinaria prova d'artista e Tony Pagoda è un personaggio a tutto tondo, degno del miglior Dostoevskij. Da non perdere.
venerdì 7 ottobre 2011
Censimento Istat 2011: non lo abbiamo spedito noi
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venerdì 30 settembre 2011
Legge bavaglio: le conseguenze della censura
Se verrà approvata la legge bavaglio una nube tossica si abbatterà su questo paese, più pericolosa delle diossina di Seveso, più scura di quella prodotta dal vulcano islandese, più irritante di una pioggia di peperoncino.
Sulla libertà di parola e di stampa.
Perciò se fai il magistrato te lo sogni di poter disporre controlli sui telefoni per verificare se qualcuno sta commettendo un reato. Che so, quel simpatico mediatore che propone una tengentina all'amministratore pubblico.
E se invece sei un giornalista scrivi pure della fioritura delle camelie, ma non ti venga in mente di criticare il giardiniere chele ha potate, se no sei finito.
E se invece fai il blogger? Pure. Si può arrivare fino a 12mila euro di sanzione nel caso di mancata rettifica. Meglio impegnare subito il Tfr, prima che l'ufficiale giudiziario te lo congeli.
Ora vorrei suggerire anche una pena in caramelle per i bambini che scrivono la letterina ai genitori contro la maestra delle colonie Fiat, due ceffoni all'utente che si permette di presentare un reclamo e il taglio della mano ai redattori di manuali d'istruzione per elettrodomestici che ne illustrano il funzionamento facendomi però allagare la casa.
Ma più di tutti voglio scorticare vivo l'addetto alla scelta delle frasi dei Baci Perugina che crede di essere Ferlinghetti.
Mentre per i padri della Costituzione italiana, in special modo a chi ha voluto fortemente l'articolo 21, non mi viene in mente alcuna pena, poiché giacché si sono guadagnati un rispettoso oblio.
Se vuoi saperne di più sulla legge bavaglio:
http://www.valigiablu.it/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/29/no-bavaglio-la-piazza-contro-il-ddl-intercettazioni/160895/
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-29/intercettazioni-aula-pubblicazione-divieti-064024.shtml?uuid=Aa967Q8D
Se poi volete andare alla fonte beccatevi il primo Ddl del 2009 direttamente dal Senato
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00424336.pdf
con un po di pazienza potrete vedere emendamenti e altre notizie.
Buon lavoro
Sulla libertà di parola e di stampa.
Perciò se fai il magistrato te lo sogni di poter disporre controlli sui telefoni per verificare se qualcuno sta commettendo un reato. Che so, quel simpatico mediatore che propone una tengentina all'amministratore pubblico.
E se invece sei un giornalista scrivi pure della fioritura delle camelie, ma non ti venga in mente di criticare il giardiniere chele ha potate, se no sei finito.
E se invece fai il blogger? Pure. Si può arrivare fino a 12mila euro di sanzione nel caso di mancata rettifica. Meglio impegnare subito il Tfr, prima che l'ufficiale giudiziario te lo congeli.
Ora vorrei suggerire anche una pena in caramelle per i bambini che scrivono la letterina ai genitori contro la maestra delle colonie Fiat, due ceffoni all'utente che si permette di presentare un reclamo e il taglio della mano ai redattori di manuali d'istruzione per elettrodomestici che ne illustrano il funzionamento facendomi però allagare la casa.
Ma più di tutti voglio scorticare vivo l'addetto alla scelta delle frasi dei Baci Perugina che crede di essere Ferlinghetti.
Mentre per i padri della Costituzione italiana, in special modo a chi ha voluto fortemente l'articolo 21, non mi viene in mente alcuna pena, poiché giacché si sono guadagnati un rispettoso oblio.
Se vuoi saperne di più sulla legge bavaglio:
http://www.valigiablu.it/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/29/no-bavaglio-la-piazza-contro-il-ddl-intercettazioni/160895/
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-29/intercettazioni-aula-pubblicazione-divieti-064024.shtml?uuid=Aa967Q8D
Se poi volete andare alla fonte beccatevi il primo Ddl del 2009 direttamente dal Senato
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00424336.pdf
con un po di pazienza potrete vedere emendamenti e altre notizie.
Buon lavoro
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mercoledì 28 settembre 2011
Anche i baristi hanno un'anima
"Chi si loda si imbroda" mi ammonivano i miei quando ero bambina. Lo stile subalpino del basso profilo in famiglia si è sempre praticato, anche senza le sette generazioni di Piemonte. Ma questa volta devo proprio rallegrarmi con me stessa.
Da quando mi hanno cambiato lavoro - a proposito il giudice ha fissato nuova udienza a ottobre - dopo il tempo del dolore, la fase della rivendicazione e una causa in corso, mi sono adeguata al nuovo stile di vita.
Poi aggiungi gli antidepressivi che ingerisco quotidianamente, un orario di lavoro umano perchè privo di straordinari, o semplicemente le belle giornate che ancora scaldano la città, e anche la volontà di non soccombere e non mostrarmi sconfitta, ma non sono mai stata così in forma come in questo periodo. E si vede.
Che per chi ha superato i quaranta da un bel pezzo non è male.
Così stamattina, indossato un abitino di Pucci (simile a quello riportato nella foto a fianco) e scarpette adeguate, entro nel bar aziendale per colazione.
Ad accogliermi il gestore con il tramezzino che piace a me già sul piattino.
Bene, bene. Sa fare il suo mestiere.
Ma è mentre pago che si lascia andare in un commento veramente ardito per il suo stile.
"Signora" mi ammalia con tono vellutato " con quel vestino vintage.... cosa non si farebbe per lei"
Sorrido educatamente e ringrazio, ma lui insiste.
"Questa mattina è proprio radiosa, è un piacere vederla. Mi permetta di offrire"
Non potevo deluderlo. Cosi mi sono dedicata alla lettura del giornale al primo tavolo regalandogli un posto in prima fila.
C'è caduto Narciso, perchè io non devo almeno rallegrarmi?
Da quando mi hanno cambiato lavoro - a proposito il giudice ha fissato nuova udienza a ottobre - dopo il tempo del dolore, la fase della rivendicazione e una causa in corso, mi sono adeguata al nuovo stile di vita.
Poi aggiungi gli antidepressivi che ingerisco quotidianamente, un orario di lavoro umano perchè privo di straordinari, o semplicemente le belle giornate che ancora scaldano la città, e anche la volontà di non soccombere e non mostrarmi sconfitta, ma non sono mai stata così in forma come in questo periodo. E si vede.
Che per chi ha superato i quaranta da un bel pezzo non è male.
Così stamattina, indossato un abitino di Pucci (simile a quello riportato nella foto a fianco) e scarpette adeguate, entro nel bar aziendale per colazione.
Ad accogliermi il gestore con il tramezzino che piace a me già sul piattino.
Bene, bene. Sa fare il suo mestiere.
Ma è mentre pago che si lascia andare in un commento veramente ardito per il suo stile.
"Signora" mi ammalia con tono vellutato " con quel vestino vintage.... cosa non si farebbe per lei"
Sorrido educatamente e ringrazio, ma lui insiste.
"Questa mattina è proprio radiosa, è un piacere vederla. Mi permetta di offrire"
Non potevo deluderlo. Cosi mi sono dedicata alla lettura del giornale al primo tavolo regalandogli un posto in prima fila.
C'è caduto Narciso, perchè io non devo almeno rallegrarmi?
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martedì 20 settembre 2011
Cesimento Istat: anche on line in orario di servizio per i pubblici dipendenti
La notizia è naturalmente dal web. Quest'anno il censimento di può fare on line e, per i dipendenti pubblici dal computer aziendale.
"Occore informare tutto il dipendenti - dico al capo del personale - sai il ministro Brunetta crede nel successo dell'iniziativa e la promuove"
"Lo so, abbiamo ricevuto la circolare"
"E l'hai già buttata nel cestino oppure credi che per una volta possiamo essere un'amministrazione amica?"
"Non essere polemica, Cassandra, va be' che fai comunicazione, ma non è che bisogna dire tutto e subito. E poi devo parlarne con il Direttore"
"Addirittura! Non basta un comunicato sull'intranet aziendale"
"Il direttore deve essere informato"
"Il ministro non glielo ha detto?"
"Certo che sì"
"Aaaahhh...., sembrava strano."
"Ma non so se lo sa che lo si compila in orario di servizio"
"Ma chi? Il direttore o il ministro?"
Ovviamente la questione dal 13 settembre, giorno della circolare, è ancora oggetto di ampia discussione tra gli organi di vertice e la dirigenza per stabilire orari e modulità per la compilazione del modulo Istat.
"Occore informare tutto il dipendenti - dico al capo del personale - sai il ministro Brunetta crede nel successo dell'iniziativa e la promuove"
"Lo so, abbiamo ricevuto la circolare"
"E l'hai già buttata nel cestino oppure credi che per una volta possiamo essere un'amministrazione amica?"
"Non essere polemica, Cassandra, va be' che fai comunicazione, ma non è che bisogna dire tutto e subito. E poi devo parlarne con il Direttore"
"Addirittura! Non basta un comunicato sull'intranet aziendale"
"Il direttore deve essere informato"
"Il ministro non glielo ha detto?"
"Certo che sì"
"Aaaahhh...., sembrava strano."
"Ma non so se lo sa che lo si compila in orario di servizio"
"Ma chi? Il direttore o il ministro?"
Ovviamente la questione dal 13 settembre, giorno della circolare, è ancora oggetto di ampia discussione tra gli organi di vertice e la dirigenza per stabilire orari e modulità per la compilazione del modulo Istat.
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martedì 6 settembre 2011
Mal di testa: la rivoluzione può attendere
Mi ero preparata al meglio per la manifestazione di oggi. Avevo persino rifatto lo smalto alle unghie - mani e piedi rosso fuoco - per ricordare a tutti che questa manovra finanziaria non ci piace.
Invece il mal di testa si è presentato di prima mattina con la consueta virulenza.
Dopo il passaggio in bagno per restituire la cena di ieri, consumata in un ristorante trendissimo, ma forse di qualità mediocre, ho mandato un inequivocabile sms a qualche amico - emicrania a grappolo, stop impossibile presenziare manifestazione stop, cercate qualcuno per mantenre cartello contro governo stop, con preghiera di diffusione.
Così mi sono persa la più imponente delle manifestazioni degli ultimi 15, presenziata da Fassino (il sindaco di Torino n.d.r. ) che non ha detto niente, come sulla feroce cassa integrazione a Mirafiori di cui nessuno parla, e gli scontri dei no Tav, che oramai si beccano solo legnate ovunque vadano, tutto per difendere la loro valle.
E' bastato questo per lasciarmi a casa.
Se penso che Che Guevara aveva l'asma e ha fatto la rivoluzione cubana, mi vergogno.
Ma tant'è. Almeno non sono andata a lavorare e per coerenza mi faccio togliere la giornata.
Invece il mal di testa si è presentato di prima mattina con la consueta virulenza.
Dopo il passaggio in bagno per restituire la cena di ieri, consumata in un ristorante trendissimo, ma forse di qualità mediocre, ho mandato un inequivocabile sms a qualche amico - emicrania a grappolo, stop impossibile presenziare manifestazione stop, cercate qualcuno per mantenre cartello contro governo stop, con preghiera di diffusione.
Così mi sono persa la più imponente delle manifestazioni degli ultimi 15, presenziata da Fassino (il sindaco di Torino n.d.r. ) che non ha detto niente, come sulla feroce cassa integrazione a Mirafiori di cui nessuno parla, e gli scontri dei no Tav, che oramai si beccano solo legnate ovunque vadano, tutto per difendere la loro valle.
E' bastato questo per lasciarmi a casa.
Se penso che Che Guevara aveva l'asma e ha fatto la rivoluzione cubana, mi vergogno.
Ma tant'è. Almeno non sono andata a lavorare e per coerenza mi faccio togliere la giornata.
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