lunedì 10 ottobre 2011

Censimento 2011: i pubblici dipendenti on line. Ecco la circolare Brunetta che nessuno vi ha mai mostrato

Dove eravate ieri 9 ottobre 2011?
No. Non potete rispondere "Che te ne frega" perchè l'Istat lo vuole sapere per fotografare l'Italia proprio in questo giorno.
E' il censimento 2011 e da quest'anno si può fare anche on line. Una prima assoluta che gli italiani hanno accolto con entusiasmo.

Così ieri è andato in tilt il portale dell'Istat, poichè non si aspettavano tanti cittadini digitali. Ma non tutto è perduto.
Dopo le scuse di rito e le promesse di potenziare il servizio, il web attende un'altra prova.
I dipendenti pubblici, notoriamente fanulloni e sempre a caccia di un diversivo per non fare il proprio dovere quando non sono in mutua.
Infatti per chi lavora in una pubblica amministrazione c'è la variante on line dal  computer aziendale e in orario di servizio, ma solo da oggi. Ovvio se non siete una di quelle fortunate categorie che lavorano anche la domenica
Lo ha detto Brunetta in persona, che però non ha reso pubblica la circolare e vorrei sapere quante amministrazioni l'hanno diffusa tra i propri dipendenti.

Così penso di fare cosa gradita nel pubblicarla, citando la fonte: Ministero della Funzione pubblica.

E se il Vostro capo ritiene che stiate usando stumentazioni aziendali per scopi privati, non ricordo come si chiami questo reato, potete esibirla senza alcun timore. Vi autorizzo a scaricarla, l'ho fotagrafata apposta.
Eccola.




Buon censimento
Ah! non dimenticate di copiare il codice del questionario, se no addio censimento in ufficio.

domenica 9 ottobre 2011

To bike: funziona davvero

Ebbene sì. Ho ceduto anche io alle blandizie del cittadino modello, quello che di solito vive nell'Europa del nord e si avvale di servizi pubblici efficientissimi.
Così al pari di uno studente danese ho accolto con entusiasmo l'iniziativa del mio Comune della bici in condivisione, meglio nota come bike sharing.

In verità il servizio è già attivo da un anno e mezzo, ma la pigrizia e un attaccamento morboso alla mia bicicletta, mi hanno sempre impedito di iscrivermi alla comunità.


Ma ora anche io posseggo la tesserina magica.
E ho pravato il servizio.
Maledizione, funziona.
Il meccanismo è semplice. Ti compri un abbonamento con pochi euro (l'annuale ne costa 25) e puoi girare per la città gratis per mezzora. Oltre paghi.

Devo dire che è proprio comodo. Le bici sono belle, un po' pesantucce, ma ci sono le marce a mitigare la fatica.  Per il resto è solo comodità:  fine della ricerca di un palo dove attaccare la tua bici, basta con l'ansia da furto e pure con il timore di forature.

Così, in questa coda d'estate,  me la sono spassata e sono andata a teatro in bici e l'ho parcheggiata nella sua rastrelliera, mentre al ritorno mi sono fatta accompagnare.

Veramente radical chic.

venerdì 7 ottobre 2011

Censimento Istat 2011: non lo abbiamo spedito noi

Mi si perdoni l'uso improprio di questo blog per un appello:


la scheda del Censimento Istat 2011 non l'abbiamo spedita noi.

Lo giuro.
Anche perchè trovare qualcuno che abbia voglia di smazzarsi un simile lavoro nel mio ente è impossibile.

Ma è ormai da metà settembre, cioè da quando sono arrivate le prime schede nelle buche delle lettere, che i nostri utenti arrivano per consegnare  i fogli già compilati, ma solo i più diligenti, poi quelli che ti chiedono aiuto a scrivere, la stragrande maggioranza, infine i più tracotanti: ti sbattono sul vetro la pagina prestamapata  e ti apostrofano:
"Che devo fare con questo?"


"Scrivere negli spazi bianchi circondati di rosso" si risponde educatamente.

Ma le urpiste sono già in burn out, sebbene ancora animate da senso civico che le spinge a lagnarsi del superlavoro di respingimento senza poter fare niente.

E la domanda si ripropone come una mantra:
"Cassandra, possibile che nessuno aiuti questi poveri anziani?"

Prima che si inizi la gratuita rivendicazione sui diritti degli utenti e relativa enumerazione degli errori del nostro ente, cerco una soluzione al problema.

Chiamo L'Istat e chiedo lumi.

Semplice come bere un bicchier d'acqua.

Chi riesce compili e spedisca. Chi no attenda fiducioso il rilevatore, che dopo il 21 ottobre, se non è stato rapito da un serial killer abbacinato da una tale pletora di vittime, si presenterà casa per casa fornirà il supporto necessario all'anziano signore ormai ipovendente o al disabile privo degli arti superiotri e/o ad  altre categorie nemiche giurate della penna. Gratis, naturalmente.

Ci contiamo.

venerdì 30 settembre 2011

Legge bavaglio: le conseguenze della censura

Se verrà approvata la legge bavaglio una nube tossica si abbatterà su questo paese, più pericolosa delle diossina di Seveso, più scura di quella prodotta dal vulcano islandese, più irritante di una pioggia di  peperoncino.
Sulla libertà di parola e di stampa.

Perciò se fai il magistrato te lo sogni di poter disporre controlli sui telefoni per verificare se qualcuno sta commettendo un reato. Che so, quel simpatico mediatore che propone una tengentina all'amministratore pubblico.
E se invece sei un giornalista scrivi pure della fioritura delle camelie, ma non ti venga in mente di criticare il giardiniere chele ha potate, se no sei finito.

E se invece fai il blogger? Pure. Si può arrivare fino a 12mila euro di sanzione nel caso di mancata rettifica. Meglio impegnare subito il Tfr, prima che l'ufficiale giudiziario te lo congeli.

Ora vorrei suggerire anche una pena in caramelle per i bambini che scrivono la letterina ai genitori contro la maestra delle colonie Fiat, due ceffoni all'utente che si permette di presentare un reclamo e il taglio della mano ai redattori di manuali d'istruzione per elettrodomestici che ne illustrano il funzionamento facendomi però allagare la casa.
Ma più di tutti voglio scorticare vivo l'addetto alla scelta delle frasi dei Baci Perugina che crede di essere Ferlinghetti.

Mentre per i padri della Costituzione italiana, in special modo a chi ha voluto fortemente l'articolo 21, non mi viene in mente alcuna pena, poiché giacché si sono guadagnati un rispettoso oblio.
Se vuoi saperne di più sulla legge bavaglio:

http://www.valigiablu.it/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/29/no-bavaglio-la-piazza-contro-il-ddl-intercettazioni/160895/
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-29/intercettazioni-aula-pubblicazione-divieti-064024.shtml?uuid=Aa967Q8D

Se poi volete andare alla fonte beccatevi il primo Ddl del 2009 direttamente dal Senato
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00424336.pdf
con un po di pazienza potrete vedere emendamenti e altre notizie.
Buon lavoro

mercoledì 28 settembre 2011

Anche i baristi hanno un'anima

"Chi si loda si imbroda" mi ammonivano i miei quando ero bambina. Lo stile subalpino del basso profilo in famiglia si è sempre praticato, anche senza le sette generazioni di Piemonte. Ma questa volta devo proprio rallegrarmi con me stessa.

Da quando mi hanno cambiato lavoro - a proposito il giudice ha fissato nuova udienza a ottobre - dopo il tempo del dolore, la fase della rivendicazione e una causa in corso, mi sono adeguata al nuovo stile di vita.

Poi aggiungi gli antidepressivi che ingerisco quotidianamente, un orario di lavoro umano perchè privo di straordinari, o semplicemente le belle giornate che ancora scaldano la città, e anche la volontà di non soccombere e non mostrarmi sconfitta, ma non sono mai stata così in forma come in questo periodo.  E si vede.

Che per chi ha superato i quaranta da un bel pezzo non è male.

Così stamattina, indossato un abitino di Pucci (simile a quello riportato nella foto a fianco) e scarpette adeguate, entro nel bar aziendale per colazione.

Ad accogliermi il gestore con il tramezzino che piace a me già sul piattino.
Bene, bene. Sa fare il suo mestiere.
Ma è mentre pago che si lascia andare in un commento veramente ardito per il suo stile.

"Signora" mi ammalia con tono vellutato " con quel vestino vintage....  cosa non si farebbe per lei"
Sorrido educatamente e ringrazio, ma lui insiste.
"Questa mattina è proprio radiosa, è un piacere vederla. Mi permetta di offrire"
Non potevo deluderlo. Cosi mi sono dedicata alla lettura del giornale al primo tavolo regalandogli un posto in prima fila.
C'è caduto Narciso, perchè io non devo almeno rallegrarmi?