Alzi la mano chi non ha provato dolore nel sapere che le scarpe da ginnastica indossate per passeggiare sono state cucite in Bangladesh per quattro soldi, o chi non si sia indignato di fronte allo sfuttamento del lavoratori laureati nei call center.
Ecco. Lo stesso vale per il Tff, o almeno così dice Paul Laverty, sceneggiatere dei film di Ken Loach, il regista che ha rifiutato il premio gran Torino per solidarieta ai lavoratori sfruttati della cultura. La lettera, pubblicata dalla Stampa di Torino, accusa di politica di Ponzio Pilato il Tff.
Leggetivi il j'accuse
http://www.lastampa.it/2012/11/28/spettacoli/festival-di-torino/2012/il-festival-fa-come-ponzio-pilato-lo-sceneggiatore-di-loach-all-attacco-QsUoQjhamQ8Z5rixFEfoDM/pagina.html
Rispondendo alla domanda del titolo: credo che negli ultimi anni la parola "etica" sia diventata tra l'obsoleto e l'incomprensibile in praticamente tutti i settori, a giudicare da come vanno le cose.
RispondiEliminaNon parliamo poi del mondo del lavoro...
Quello che m'ha fatto schifo leggendo il tuo post precedente (che "all'epoca" non ho commentato solo a causa della mia obbrobriosa ADSL: alla quinta volta che si inchiodava tutto facendomi perdere quello che avevo scritto, ho rinunciato...) è stato vedere come, a fronte del comportamento di protesta di Loach, le autorità italiane abbiano reagito in maniera scandalosa, segno ulteriore di quanto chi sta "ai vertici" non abbia la minima idea di come stia "la base"... oppure che ce l'abbia anche troppo e che quindi faccia loro solo comodo che le cose continuino così.
Giusto, giusto un po' di imbarazzo e fastidio, poi tutto come prima.
RispondiEliminaInteressante intervento...e condivisibile. Dovremmo imparare tutti da K. Loch ad assumerci le nostre responsabilità senza lavarcene continuamente le mani...
RispondiEliminapeccato per Gramellini, di solito ho modo di apprezzarlo, questa volta il suo commento è così odiosamente corretto.... quasi quasi gli scrivo....